Ecco il farmaco contro la leucemia, ma è solo per i ricchi. E che i poveri crepino pure, l’importante è il business!

Il ceo Reinhardt difende il Kymriah, che costa 400mila euro. Ma per l’oncologo Cavalli “il costo va moltiplicato per tre in quanto, perché sia efficace, obbliga i pazienti a sottoporsi a tutta una serie di trattamenti collaterali, che sono parecchio cari”

di FRANCO ZANTONELLI su La Repubblica

LUGANO – Se quasi mezzo milione per una terapia anti-cancro vi sembrano uno sproposito, non avete ancora sentito parlare del Kymriah, l’ultimo ritrovato nella lotta alla leucemia. Il cui costo è di 475 mila franchi, ovvero poco più di 400 mila euro. Messo a punto da un ricercatore dell’università della Pennsylvania, è un prodotto dell’elvetica Novartis.

Il presidente del cda della multinazionale, Jörg Reinhardt, per rintuzzare le accuse di farmaco per soli ricchi, piovute sul Kymriah, l’ha difeso in un’intervista al quotidiano Blick di Zurigo. “Innanzitutto- ha detto -stiamo parlando di un trattamento di una sola volta, mentre le terapie standard, arrivando a costare 100 mila franchi all’anno, possono diventare molto più care”. “Il Kymriah- ha aggiunto il numero uno di Novartis -non è semplicemente una pastiglia, ma un processo altamente complesso”. “Ai pazienti- ha spiegato -vengono prelevate cellule, che vengono geneticamente modificate, a livello terapeutico, quindi di nuovo introdotte”.

L’oncologo svizzero di fama internazionale, Franco Cavalli, obietta: “E’ vero che il Kymriah è una metodologia nuova. Però l’unica malattia per cui si è dimostrato efficace è la leucemia per bambini”, spiega a Repubblica. Cavalli, che per molti anni ha collaborato con Umberto Veronesi, contesta senza mezzi termini i dati sul costo del prodotto di Novartis. “Va moltiplicato per tre in quanto, perché sia efficace, obbliga i pazienti a sottoporsi a tutta una serie di trattamenti collaterali, che sono parecchio cari”. “In realtà- aggiunge -siamo di fronte all’ennesimo esempio di farmaci che diventano impagabili. È una situazione insostenibile, contro cui, in tutto il mondo, molti oncologi stanno insorgendo”.

“Consideri- rincara l’oncologo svizzero -che l’industria farmaceutica ha un margine di profitto del 25% e vedrà che il costo del Kymriah potrebbe essere assai più basso”. Al riguardo va detto che, a fronte di una cifra d’affari di 48,5 miliardi di dollari, nel 2016 Novartis ha registrato un utile netto di 6,7 miliardi. In calo del 5% per la concorrenza dei generici. Quanto al Kymriah, per adesso non è prevista la distribuzione in Italia poiché i centri per l’estrazione dei globuli bianchi, la loro manipolazione e il successivo reimpianto si trovano tutti negli Stati Uniti.

Che il Kymriah sia un farmaco esclusivo l’ha lasciato capire lo stesso presidente di Novartis, affermando che, per il momento, sono previsti 600 trattamenti all’anno. Che nessun sistema sanitario nazionale può permettersi di finanziare. Intanto, quella che è ritenuta la prima terapia genica anti-leucemica, ha ricevuto il via libera della Food and Drug Administration statunitense. Negli USA sono stati condotti, tra l’altro, alcuni test su pazienti in giovane età. Nell’83% dei casi è stata registrata la remissione della malattia. Insomma, sarà per ricchi ma funziona.

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